Analisi Tecnica e Fondamentale: La Guida Introduttiva
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Analisi Tecnica e Fondamentale: Una Guida Introduttiva

Quando decidi di investire i tuoi soldi, che sia in azioni, obbligazioni o altri asset, fare scelte informate è fondamentale. Ma come puoi decidere dove e quando investire? È qui che entra in gioco l’analisi degli investimenti. Nel vasto e complesso mondo dei mercati finanziari, due approcci si distinguono per la loro importanza: l’analisi tecnica e fondamentale. In sostanza, l’analisi degli investimenti è il processo di studiare informazioni per valutare il potenziale di un asset, comprenderne i rischi e prevederne la performance futura. Saltare questo passaggio è un po’ come navigare al buio.

Infatti, nel mondo dei mercati finanziari, esistono due scuole di pensiero principali, due approcci distinti per analizzare gli investimenti: l’Analisi Tecnica e l’Analisi Fondamentale. Sebbene a volte sembrino opposte, in realtà guardano il mercato da prospettive diverse.

In questo articolo introduttivo, esploreremo i principi base dietro sia l’analisi tecnica e fondamentale. Il nostro obiettivo è fornirti una panoramica chiara di cosa sono, cosa studiano e come differiscono, ponendo le basi per capire come gli investitori cercano di dare un senso ai complessi mercati finanziari.

Analisi Tecnica: Leggere il Mercato dai Grafici

Dopo l’introduzione, ci addentriamo nella prima delle due discipline: l’Analisi Tecnica. Il concetto fondamentale alla base dell’analisi tecnica è che i movimenti passati dei prezzi e dei volumi (cioè la quantità di azioni o contratti scambiati in un dato periodo) di uno strumento finanziario possono aiutare a prevedere le sue tendenze future. Questo approccio si concentra esclusivamente sull’attività di mercato, ovvero sui prezzi e sui volumi scambiati, piuttosto che sul valore intrinseco dell’asset.

Infatti, gli analisti tecnici studiano principalmente i grafici, che rappresentano l’andamento storico dei prezzi. Cercano di identificare “pattern” (schemi ricorrenti) e trend che, secondo la loro teoria, tendono a ripetersi nel tempo a causa della psicologia di mercato. Inoltre, utilizzano una varietà di indicatori tecnici (come medie mobili, RSI, MACD, ecc.), che sono calcoli matematici basati sui dati di prezzo e volume, per ottenere segnali di acquisto o vendita.

Figura 1: Un esempio pratico di grafico giornaliero, tipico dell’analisi tecnica. Nella parte superiore, osserviamo l’andamento dei prezzi di un asset (dove ogni ‘candela’ o punto rappresenta un giorno di contrattazione), accompagnato da una media mobile (la linea curva), un indicatore che aiuta a identificare la direzione e la fluidità di un trend. Sotto il grafico dei prezzi, troviamo i volumi, rappresentati dalle barre verticali: indicano la quantità totale di scambi avvenuti in quel giorno. L’analisi di questi elementi combinati – prezzi, volumi e indicatori come la media mobile – permette agli analisti tecnici di studiare l’attività di mercato per cercare di prevedere i movimenti futuri.

L’idea centrale è che il prezzo di mercato “sconta già tutto”: cioè, incorpora tutte le informazioni rilevanti (notizie economiche, aspettative sugli utili, sentiment degli investitori, ecc.). Pertanto, analizzare il prezzo stesso è considerato sufficiente per prendere decisioni di investimento.

Tuttavia, è importante notare cosa l’analisi tecnica non considera. Questo approccio ignora il valore intrinseco dell’azienda (non guarda i bilanci o i fondamentali), i dati economici generali o le notizie specifiche sull’asset. Si basa unicamente sull’azione del prezzo e sul comportamento del mercato.

Analisi Fondamentale: Valutare il Vero Valore

Se l’analisi tecnica si concentra sul mercato e sul prezzo, l’analisi fondamentale adotta una prospettiva completamente diversa. Il suo obiettivo primario è determinare il “valore intrinseco” di un’attività finanziaria, ovvero quanto vale realmente al di là delle fluttuazioni di prezzo di breve termine. Pertanto, questo approccio è particolarmente popolare tra gli investitori orientati al lungo periodo.

Ma cosa studiano concretamente gli analisti fondamentali? Invece di guardare i grafici, si immergono nei dati economici e finanziari. Analizzano in dettaglio i bilanci (Stato Patrimoniale, Conto Economico, Rendiconto Finanziario) di un’azienda per capirne la salute finanziaria, i ricavi, gli utili, i debiti e gli asset. Inoltre, considerano il contesto economico generale, le condizioni del settore in cui opera l’azienda, la qualità del management e altri fattori qualitativi che possono influenzare la sua performance futura.

L’idea alla base è che il prezzo di mercato di un asset non sempre riflette il suo vero valore. Ciò significa che ci possono essere momenti in cui il prezzo è sottovalutato rispetto al suo valore intrinseco (un’opportunità di acquisto) o sopravvalutato (un segnale per vendere o evitare l’acquisto).

Di conseguenza, l’analisi fondamentale tende a ignorare o dare meno peso ai movimenti di prezzo di breve termine e al sentiment immediato del mercato, che sono invece centrali per l’analisi tecnica. Si focalizza sulla solidità e sulle prospettive a lungo termine dell’asset o dell’azienda.

Analisi Tecnica e Fondamentale: Due Approcci Diversi (Ma Complementari?)

Abbiamo visto che l’analisi tecnica e l’analisi fondamentale guardano al mercato e agli investimenti da punti di vista molto differenti. La differenza chiave risiede nei loro obiettivi e nell’orizzonte temporale tipico. L’analisi tecnica è spesso utilizzata per decisioni di investimento di breve o medio termine, cercando di prevedere i movimenti di prezzo imminenti basandosi sui pattern grafici e sui segnali degli indicatori. Al contrario, l’analisi fondamentale è orientata al medio-lungo termine, mirando a identificare asset sottovalutati o sopravvalutati che si prevede raggiungano il loro valore intrinseco nel tempo.

Questa marcata differenza porta molti a considerare i due approcci come scuole di pensiero opposte. Tuttavia, molti investitori esperti sostengono che l’analisi tecnica e l’analisi fondamentale non si escludono necessariamente a vicenda, ma possono anzi essere utilizzate in modo complementare.

Ad esempio, un investitore fondamentale potrebbe utilizzare l’analisi fondamentale per selezionare un’azienda solida con ottime prospettive a lungo termine che ritiene sottovalutata. Successivamente, potrebbe ricorrere all’analisi tecnica per identificare il momento migliore per entrare nel mercato, cercando segnali di conferma sui grafici che indichino un’imminente inversione di trend o un breakout. In questo modo, l’analisi fondamentale aiuta a decidere cosa comprare (o vendere), mentre l’analisi tecnica aiuta a decidere quando.

Analisi Tecnica e Fondamentale: Conclusione

In questo articolo introduttivo, abbiamo fatto un primo passo per comprendere due dei pilastri dell’analisi degli investimenti. Abbiamo visto che l’analisi tecnica si concentra sul “come” e “quando” investire guardando i dati di mercato come prezzi e volumi, cercando pattern e trend nei grafici. D’altra parte, l’analisi fondamentale mira a scoprire il “perché” e il “quanto vale” un asset, studiando i dati finanziari, economici e qualitativi dell’emittente.

È chiaro che entrambi gli approcci offrono strumenti preziosi per prendere decisioni di investimento più consapevoli. Non esiste un metodo “migliore” in assoluto; la scelta (o la combinazione) dipende dagli obiettivi dell’investitore, dall’orizzonte temporale e dalla personale filosofia di investimento.

Come accennato all’inizio e ribadito ora, nei prossimi articoli di questa serie, ci concentreremo in modo molto più approfondito sull’analisi fondamentale. Esploreremo nel dettaglio come leggere un bilancio, quali indicatori finanziari sono importanti per valutare un’azione e come considerare il contesto economico e di settore.

Pertanto, se sei interessato a capire come valutare il vero potere di guadagno e le prospettive a lungo termine di un’azienda prima di investire, ti invitiamo a seguire i prossimi approfondimenti.

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